Guida al XII congresso PRC
Guida al XII congresso PRC
DI RIFONDAZIONE
COMUNISTA:
ISTRUZIONI
PER
L’USO
Breve guida e spiegazione del
massimo momento di dibattito e
discussione interna del PRC
INDICE
Cos’è il congresso del PRC 3
Com’è strutturato il PRC 4
Come sono strutturati i/le GC 7
Come funziona il congresso 8
Come funziona il congresso di circolo 11
Come funziona il congresso di federazione 14
Come funziona il congresso regionale 15
Come funziona il congresso nazionale 17
Scadenze e date 18
Documenti congressuali 19
Breve confronto tra doc1 e doc2 25
Proposte modifica di statuto 28
Cos’è il
congresso
del PRC?
Il Partito della Rifondazione Comunista è nato nel
1991. Da allora ha svolto undici congressi nazionali,
e quello che ci aspetta è il dodicesimo della sua
storia.
Premessa ideologica: Il documento nasce da un confronto politico interno per definire una
strategia chiara in un contesto di crisi economica, sociale e politica globale. Si richiama il pensiero di
Antonio Gramsci come guida per affrontare le difficoltà con pragmatismo e senza aspettative
illusorie. Obiettivo del Congresso: Ridefinire il ruolo del Partito della Rifondazione Comunista (PRC)
in un panorama segnato da: Declino delle adesioni e perdita di radicamento sociale, crescita delle
disuguaglianze e crisi della sinistra europea. La necessità di un’alternativa concreta e popolare
contro guerra, neoliberismo e fascismo.
1. Guerra e capitalismo
La guerra è considerata un prodotto naturale del capitalismo, che necessita di conflitti per
espandersi. Viene citato Marx, che aveva previsto la concentrazione del capitale e il suo carattere
distruttivo. Lettura della situazione globale: Esistono attualmente 56 guerre nel mondo, molte delle
quali alimentate dal complesso militare-industriale. Gli USA e i loro alleati occidentali sono accusati di
sfruttare i conflitti (es. Ucraina e Palestina) per riaffermare la loro egemonia globale, mascherandosi
dietro retoriche umanitarie. La guerra favorisce il fascismo: militarizzazione e nazionalismo sono
strumenti di consenso politico e oppressione sociale. Critiche all’Italia e all’UE: Si condanna
l’aumento delle spese militari italiane (32,3 miliardi di euro nel 2024), incluso l’acquisto di F-35,
definendole una sottomissione ai diktat americani e NATO. L’UE è accusata di trasformarsi in un polo
militarista, abbandonando i principi sociali e democratici. Proposte del PRC: Promuovere un disarmo
globale e un sistema di sicurezza collettivo internazionale basato sull’ONU; rilanciare movimenti per
la pace, opponendosi alle logiche imperialiste sia occidentali che russe.
Denuncia del capitalismo fossile: Le multinazionali del petrolio e del gas sono accusate di ignorare
gli impegni climatici globali e di alimentare disastri ecologici. Il capitalismo, basato
sull’accumulazione illimitata, è ritenuto incompatibile con la sostenibilità ambientale. Critiche alle
politiche climatiche: Il Green New Deal europeo viene considerato insufficiente e strumentalizzato
per preservare gli interessi delle grandi aziende. La destra nega la crisi climatica o la usa come
pretesto per promuovere soluzioni di facciata. Proposte ecosocialiste: Transizione ecologica con
piena occupazione e riduzione dell’orario di lavoro; investimenti pubblici per una pianificazione
democratica e partecipata; lotta all’imperialismo ambientale, che penalizza i paesi del Sud globale, e
promozione di un ecosocialismo anticapitalista.
Critiche all’UE: La costruzione europea è accusata di essere dominata da élite neoliberiste e di aver
stravolto i principi sociali post-bellici, promuovendo austerità e militarismo. Maastricht viene definito il
simbolo della subordinazione della politica sociale alle logiche di mercato. Crisi della sinistra
europea: La frammentazione della sinistra (es. nascita di European Left Alliance) è attribuita a
divergenze ideologiche, soprattutto sulla guerra. La mancanza di un movimento operaio europeo
forte viene vista come un fattore chiave del fallimento di un’alternativa all’UE neoliberista. Proposte
del PRC: Rilanciare un’Europa sociale e pacifista, basata su diritti universali, welfare inclusivo e
giustizia climatica; rafforzare il dialogo tra le forze di sinistra e superare divisioni interne, mantenendo
un ruolo centrale nel Partito della Sinistra Europea.
Documento 1
Storia della crisi: Dagli anni ’80 in poi, il movimento operaio ha subito sconfitte storiche (es.
abolizione della scala mobile, Jobs Act) che hanno indebolito il potere contrattuale dei lavoratori.
La concertazione tra sindacati e Confindustria ha portato alla riduzione dei salari reali e
all’aumento della precarietà. Obiettivi strategici: Incrementare i salari e introdurre un salario
minimo indicizzato; ricomporre la frammentazione tra lavoratori dipendenti, precari e partite IVA;
promuovere la riduzione dell’orario di lavoro a 32 ore settimanali senza riduzioni salariali;
difendere il reddito di base come strumento di autodeterminazione, non subordinato a logiche di
“workfare”.
Analisi: I migranti sono considerati parte integrante della classe lavoratrice, ma subiscono
sfruttamento sistematico attraverso leggi come la Bossi-Fini. La narrazione xenofoba crea
divisioni nelle classi popolari, indebolendo la solidarietà di classe. Proposte: regolarizzazione
stabile per i migranti, per combattere lavoro nero e caporalato; revisione delle leggi sulla
cittadinanza (ius scholae e dimezzamento dei tempi per la naturalizzazione); promozione di una
reale libertà di movimento e cooperazione internazionale per ridurre le cause delle migrazioni
forzate.
6. Intersezionalità e diritti
Problemi emergenti: L’IA viene descritta come un nuovo strumento di concentrazione del
capitale, capace di accentuare le disuguaglianze e compromettere la democrazia. Si prevede
una drastica riduzione dell’occupazione causata dall’automazione. Proposte: Trasformare l’IA in
uno strumento di liberazione collettiva, socializzandone i benefici; ridistribuire il lavoro attraverso
la riduzione dell’orario e garantire un reddito di base.
Conclusioni
Il PRC propone di riaffermarsi come partito della pace, della giustizia sociale e
dell’ecosocialismo, con una piattaforma che intreccia lotta di classe, femminismo, ambientalismo
e internazionalismo. L’obiettivo è costruire un’alternativa socialista al capitalismo e rispondere
alle sfide globali con una visione radicale e inclusiva.
Documento 2
Il XII Congresso del Partito della Rifondazione Comunista (PRC) si tiene in un momento di
sconvolgimenti globali, segnati da conflitti bellici crescenti, alimentati dalle contraddizioni
del capitalismo globale e dalla competizione per l’egemonia internazionale, crisi della
globalizzazione neoliberista, che ha portato a un crescente multipolarismo, ma anche a
nuove forme di disuguaglianza e sfruttamento, emergenza ambientale, che minaccia la
sopravvivenza dell’umanità e richiede un cambiamento radicale del modello di produzione e
consumo, aumento delle disuguaglianze e delle povertà, aggravato dalla precarizzazione
del lavoro e dalla riduzione degli spazi democratici.
Il PRC propone un progetto politico che unisca opposizione sociale e alternativa culturale
al capitalismo, con l’obiettivo di costruire una coalizione popolare capace di contrastare
guerra, liberismo e fascismo.
Guerra permanente: Gli Stati Uniti stanno utilizzando il conflitto come strumento per
mantenere la propria supremazia globale. Questo approccio genera: l’esplosione delle spese
militari a scapito del welfare, Il rischio di escalation verso una guerra nucleare globale. La
frammentazione dei paesi del Sud del mondo e sfruttamento delle loro risorse, La Crisi
ambientale: Il modello di produzione capitalistico ha accelerato il cambiamento climatico,
causando migrazioni di massa, perdita di biodiversità e sofferenze umane, la precarizzazione
globale: Il capitalismo ha trasformato l’aumento della produttività in uno strumento di
controllo, anziché distribuirne i benefici ai lavoratori.
La crisi italiana: L’Italia ha smantellato il suo sistema industriale, lasciando spazio a piccole
imprese con bassa capacità di innovazione e salari precari.
Si è registrato un declino del welfare: sanità e istruzione sono al collasso, impoverite da
decenni di tagli e privatizzazioni, il lavoro è caratterizzato da bassi salari, precarietà e
mancanza di diritti. Le masse popolari infatti non si sentono rappresentate da un sistema
politico in cui centrodestra e centrosinistra condividono le stesse politiche neoliberiste.
Azioni culturali possibili sono mobilitare il mondo della scuola, dell’università e della cultura
contro la narrazione dominante e creare una rete di intellettuali e operatori culturali che
promuova una conoscenza critica e alternativa.
CONCLUSIONI
Il PRC propone una strategia di lungo termine per costruire un’alternativa sistemica al
capitalismo, che unisca lotta politica, culturale e sociale. Il congresso si conclude con un
appello alla mobilitazione collettiva per realizzare un futuro basato su pace, giustizia sociale
e sostenibilità ambientale, opponendosi alle forze che promuovono guerra, sfruttamento e
distruzione del pianeta.
Differenze tra i due documenti
Documento 1 Documento 2
Documento 1 Documento 2
Documento 1 Documento 2
CONCLUSIONI
Il Documento 1 ha un’impostazione Il Documento 2 si distingue per una rottura
strategica focalizzata sul rilancio del partito netta col sistema esistente e un pacifismo
attraverso la costruzione di coalizioni e al radicale e senza compromessi, e per un
dialogo. Propone un modello basato sul antifascismo popolare e autonomo.
multipolarismo cooperativo come Propone un rinnovamento e un rilancio del
alternativa all’imperialismo statunitense partito. La critica all’UE è molto più netta,
senza cadere in posizioni “campiste”. La considerata totalmente asservita agli
critica all’UE lascia spazio ad un possibile interessi della NATO e degli Stati Uniti. Il
recupero dell’autonomia europea. Il tono è documento 2 respinge ogni possibile
meno conflittuale nei confronti di forze alleanza con il PD considerato parte
come il PD, che critica implicitamente ma integrante delle politiche neoliberiste e
evita attacchi diretti lasciando aperta la militariste. Si concentra sulla necessità di
possibilità di dialogo con i settori rifondare ideologicamente la sinistra
progressisti. proponendo un modello di sinistra
rivoluzionaria e autonoma.
Modifiche allo statuto proposte
Vengono inoltre riportate le tre proposte di modifica dello statuto che saranno votate
durante i congressi di circolo.
ATTUALE FORMULAZIONE
NUOVA FORMULAZIONE
7. Sino al raggiungimento del limite del cinque per cento della composizione
originaria dell’organismo le cooptazioni sono approvate a maggioranza semplice
delle/dei votanti che non possono comunque essere inferiori al 50% delle/degli
aventi diritto. Oltre il 5% è necessario il voto favorevole dei due terzi delle/degli
aventi diritto.
L’art. 74 comma 1 viene così modificato: Nelle elezioni nazionali ed europee, l’eventuale
adozione di simbolo diverso da quello del partito deve essere approvata con il voto
favorevole dei due terzi dei componenti del Comitato Politico Nazionale.