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The Heaven of Animals

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In each of the stories in this remarkable debut, award-winning writer David James Poissant explores the tenuous bonds of family—fathers and sons, husbands and wives—as they are tested by the sometimes brutal power of love.

His strikingly true-to-life characters have reached a precipice, chased there by troubles of their own making. Standing at the brink, each must make a choice: Leap, or look away? Pulitzer Prize finalist Lee Martin writes that Poissant forces us “to face the people we are when we’re alone in the dark.”

From two friends racing to save the life of an alligator in “Lizard Man” to a girl helping her boy­friend face his greatest fears in “The End of Aaron,” from a man who stalks death on an Atlanta street corner to a brother’s surprise at the surreal, improb­able beauty of a late night encounter with a wolf, Poissant creates worlds that shine with honesty and dark complexity, but also with a profound compas­sion. These are stories hell-bent on hope.

272 pages, Hardcover

First published August 27, 2010

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4692 people want to read

About the author

David James Poissant

22 books181 followers

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14 (<1%)
Displaying 1 - 30 of 356 reviews
Profile Image for Aprile.
123 reviews94 followers
November 15, 2017
WOW!
Che compostezza, che chiarezza, che semplicità, che precisione, che sensibilità, che intuito, che intelligenza emotiva; senza retorica, senza ironia, senza luoghi comuni, senza ovvietà, senza finali scontati; scelte consapevoli e non imposte, lotte per la sopravvivenza simili a quelle del mondo animale con la possibilità aggiuntiva di poter scegliere di finire di lottare, azioni estreme a volte drammatiche che conferiscono dignità e significato all’esistenza, difficoltà da affrontare che colpiscono l’uomo in modo trasversale tra i ceti sociali, non solo i ‘reietti’, ma anche i ‘privilegiati’; nessun volo pindarico, pragmatico realismo dell’anima e della mente espresso in tono caldo con voce partecipante che sembra aver provato ciò che racconta; originalità nel trattare temi da sempre connaturati nell’uomo, non prevedibilità del dipanarsi della storia, curiosità, stupore nell’essere sorpreso dalle scelte altrui; parole scelte che rendono visivamente il racconto, mai una di troppo né una di meno, letteratura non sceneggiatura pur avendone la sintesi.
Questo ho pensato leggendo.
David James Poissant – giovane scrittore americano
Profile Image for Cosimo.
443 reviews
April 22, 2018
Non c'è posto per cadere

“Dan immaginò di riempirsi lo stomaco. Avrebbe incominciato da minuscoli granelli di sabbia e ciottoli levigati dall'oceano, prima di rovinarsi i denti masticando pietre. Avrebbe schiacciato l'intruso, si sarebbe riempito così tanto di pietre che il pesce dentro di lui non avrebbe avuto più spazio per nuotare, poi ne avrebbe ingoiate altre – aspetta e vedrai – sempre di più, fino a seppellire quello stronzo. Fine della tortura, fine di quell'affare che gli si agitava dentro”.

Dall'inizio alla fine della raccolta di racconti di Poissant qualcosa si agita dentro l'animo del lettore: un dolore inevitabile, una verità enigmatica, un lutto implacabile, un'emozione simbolica. Qualcosa fa violenza alla sua quiete, ne minaccia l'imperturbabilità, attenua il suo egoismo trasformandolo in empatia. Ecco che è impossibile non immedesimarsi, lasciandosi andare. Entrare nelle storie di questi individui autentici e profondi, composti di purezza e istinto come animali solitari e selvaggi. Accompagnare in viaggio un padre che cerca il perdono del figlio che sta vivendo gli ultimi giorni di vita; quel figlio che ha trovato il tempo di essere felice. Rendere innocue le paure di ciò che ci può annientare, pregando per i piccoli sbagli e i grandi errori. Confondere la passione con la follia. Difendere la debolezza e la diversità strenuamente. Tenere il segreto su qualcosa di sconveniente e trasgressivo, perché non si può fare altro che credere a ciò che sentiamo. Accettare che nei nostri corpi risiede la fragile natura che ci accomuna e ci fa fuggire. Condividere uno spazio protetto per comprendersi e tollerarsi. E così i racconti si dispiegano e si sviluppano formalmente elaborati, offrono numerose visioni e sensi, aprono un ingresso, una soglia, dove il lettore può avventurarsi e rinnovare lo sguardo. E incontrare questi personaggi nella cui vita qualcosa non funziona, qualcosa va drammaticamente storto, qualcosa è inspiegabile o insolubile, come la presenza degli animali (cervi, api, squali, alligatori, foche, gatti, bisonti, scoiattoli) che entrano nel teatro esistenziale dei protagonisti, dove tutti sono quindi alla ricerca di qualcosa sia metafora e rappresentazione e vissuto di amore, salvezza, redenzione, pace. E quindi l'intensità sensibile è un elemento che svela misteri e mancanze e rende consapevoli, aiuta ad attraversare confini, assenze e luoghi oscuri del mondo interiore, restituisce all'inconscio una sua singolare coerenza. E così Poissant nasconde, dietro l'impotenza della coscienza di fronte al cambiamento, una strada alternativa per arrivare ad una comprensione ragionevole e liberatoria di sé e dell'altro, ad una forma di riscatto essenziale e provvidenziale, alla possibilità di affrontare secondo etica e natura le scelte e il destino che la vita ci consegna.

"Here they are./The soft eyes open./If they have lived in a wood/It is a wood./If they have lived on plains/It is grass rolling/Under their feet forever./Having no souls, they have come,/Anyway, beyond their knowing./Their instincts wholly bloom/and they rise.The soft eyes open./To match them, the landscape flowers,/Outdoing, desperately/Outdoing what is required:/The richest wood,/The deepest field./For some of these,/It could not be the place/It is, without blood./These hunt, as they have done,/But with claws and teeth grown perfect,/More deadly than they can believe./They stalk more silently,/And crouch on the limbs of trees,/And their descent/Upon the bright backs of their prey/May take years/In a sovereign floating of joy./And those that are hunted/Know this as their life,/Their reward: to walk/Under such trees in full knowledge/Of what is in glory above them,/And to feel no fear,/But acceptance, compliance./Fulfilling themselves without pain./At the cycle’s center,/They tremble, they walk/Under the tree,/They fall, they are torn,/They rise, they walk again”.

James L. Dickey, The Heaven of Animals, da The Whole Motion: Collected Poems 1945-1992
Profile Image for Agustina de Diego.
Author 3 books442 followers
August 26, 2021
Jamás me pasó no poder parar de leer algo, con alguna novela quizás, pero con un libro de cuentos jamás. Increíble, muy bueno. No sé por qué no lo leí antes.
Profile Image for Joachim Stoop.
944 reviews838 followers
August 18, 2020
i WaS tHinkiNg HoW TO graB everyOne's aTTenTion toWardS this bOOk.
A bOOk for wHicH I woulD almOst loWer somE of mY 5 stAr bOOks to 4 stArs. And mY 4 stArs to 3.
I hAte to EncoUnteR aLL CAPS-LOCK poStS on peOple's FB and GR, so I hOpe thiS Strange varIAtion in lower and UPPER caseS can HOLD your scroLLing and DRAG you into The mOsT wonDerful of mAzes.

ThiS Story CoLLectiOn iS tHE beSt I'Ve evEr reAd, MaybE aCCepT from BorGes' FaNTasTic STorieS bUt thaT's sOrt of Hors CatEGOry.

I WANt to Scream abouT it, BuY 100 CopIEs, SenD thEM to FrienDS ANd LeaVe The Rest on TrAins and PArk BenchEs.

I THouGHT IT To be Impossible: SHort STory CoLLectioNS that Are FlawleSS: EAch storY JuST Too gOOd to BE True. 12 Five StAR Longer Ones AND 3 REALLY shoRT OnEs As QuirKy IntermeZZos tO lighten The WHole Maze Up.

It ConTaiNS The MOST humAne, EmotiOnal, FunnY, ComPeLLing, INVentive AND TechnicaLLY peRRRfect StoRies I'Ve ever ReaD.

THis IS why I SCroll on GR, THis IS why I Put EvEn MoRe TIME into ReadiNG aBout LiterAture, Than Into ReadiNG ITselF.

Do YouRselF a Favor and BUY this. I'LL paY you bacK wheN It'S no gOOD. I PROMISE!

Profile Image for Dagio_maya .
1,100 reviews345 followers
June 6, 2019
“Dopo il funerale, Lisa e io ci eravamo impegnati a essere infelici, come se la felicità fosse una mancanza di rispetto per i morti.”


Penso:
«Accidenti! Ma allora quella cosa che si dice sulle letture fatte nel momento sbagliato non è una leggenda metropolitana?»
A quanto pare è così.
E’ proprio una realtà che, tra l’altro, ha la caratteristica principale di essere inaspettata.
Ti assale alle spalle in modo subdolo perché mica lo sapevi che quello era il momento sbagliato per leggere quel libro!
Questo preambolo sta a significare che non fa testo ciò che dico.
Questo angolo sociale della lettura condivisa che si chiama Goodreads merita un premio in statistica: dove ti giri ti giri puoi vedere il gradimento delle belle ( o brutte) pagine della letteratura tradotte in percentuali.
”Il paradiso degli animali” dell’americano D. J. Poissant ha meritato cinque stelle per il 47% degli utenti mentre il 35% ne ha accese quattro.
Con le mie tre stelle, dunque, mi colloco tra l’esigua minoranza del 13%.
Ma non mi rammarico per essere nella minoranza - che è condizione per me quasi naturale- bensì perché non sono riuscita a provare quel piacere di lettura così diffusa tra gli amici lettori.
Tre stelle, sia chiaro, non bocciano un libro (almeno per me) ma corrispondono ad un leggere in cui l’atto dell’immersione non è stato completo. Qualcosa ti distrae, qualcosa ti annoia, qualcosa non ti convince, qualcosa ti trova in disaccordo.
I sedici racconti hanno in comune animali messi in scena con ruoli differenti per presenza e significato ma sono spesso segni di altro. Metafore, strumenti per rappresentarci casi vari di umanità sofferenti.
Quello che è veramente centrale, qui, è il mondo delle relazioni e questo mi è piaciuto molto. Sono spesso relazioni colte all'indomani di un fallimento ma ci raccontano storie in cui si scorge un appiglio.
Ci sono curve dell’esistenza che nascondo strade secondarie, itinerari dove riprovarci.
Cadi e ti rialzi ed infatti ” il titolo inglese della raccolta, The Heaven of Animals, è preso da una famosa poesia di James Dickey, che parla di animali e finisce così: «Under the tree / They fall, They are torn / They rise, They walk again».
Gli animali cadono e si rialzano, spesso sconfitti ma pronti a riprovarci, proprio come noi.”
[Nota della traduttrice].

Questo messaggio che inanella tutti i racconti è prezioso ma c’è una presenza del lutto (reale e simbolico) che mi ha sfiancata e qui chiudo il cerchio di questo commento inattendibile (e fuori dalle statistiche): il momento era per me sicuramente inappropriato.

Troppa fragilità (mia) mi ha fatto soccombere e di ciò me ne dispiaccio perché l’autore è sicuramente valido, la sua scrittura anche ma le vite che rappresenta in alcuni passaggi mi hanno riaperto ferite che già faticavano a rimarginarsi.
…selavì!...

” Il suo dilemma ora le ricorda quando Charlie era più piccolo, quando giocavano al gioco dell’oca o a monopoli. Suo figlio tirava il dado e finiva su una casella che lo rimandava indietro. «Voglio una seconda possibilità!» gridava. «Voglio tirare di nuovo i dadi!». Se lei rifiutava, lui si metteva a urlare. A volte strillava fino a soffocare, e scappava di corsa dalla stanza.
Sì, era quello di cui avrebbe avuto bisogno ora, una seconda chance, la possibilità di dimostrare che Arnie aveva ragione, che sarebbero dovuti stare insieme fin da allora.
Ma si era persa quell’occasione, e non riusciva a immaginare quando ne avrebbe avuta un’altra.”
Profile Image for Melki.
7,260 reviews2,605 followers
March 4, 2014
I love short stories.

I try to read one every day.

I guess what I'm trying to say is I KNOW short stories, and this is a FANTASTIC collection.

The first story, Lizard Man, is a tale of fathers and sons that also involves two pals on a mission who end up rescuing an ailing alligator using oven mitts and some duct tape. I was laughing my head off at their escapades, but I was in tears by the end of the tale...and NOT because the gator dies.

One of the characters shows up again in the title story that closes the book, and it's also a doozy.

In between, are thirteen other tales about men and women in the throes of love and war. There are lonely children, lost animals, couples grieving and brothers learning to accept one another. Some of the stories are only a few pages long, and seem a bit experimental in nature. The author really shines in the longer stories, making me hope that there may be a novel inside him quietly scratching to get out.

Poissant writes with many different voices, all distinct and all completely believable.

It's a thrill to discover someone so talented at the beginning of a hopefully long and prolific career. More, please.
Profile Image for Nacho.
53 reviews11 followers
September 10, 2016
Cuentos de alta calidad literaria. Quedan en la memoria durante mucho tiempo.
Profile Image for Larry H.
3,066 reviews29.6k followers
March 25, 2014
Do yourself a favor: pick up this story collection. Now. You'll be moved, overwhelmed, touched, and blown away by these stories. Do it.

After finishing David James Poissant's debut collection, The Heaven of Animals, last night, first I marveled at just how powerful these stories were, and how much I enjoyed them. And then I remembered, no matter how challenging my life might feel from time to time, I am tremendously fortunate to have fewer problems than the characters in these stories. Man, in many cases, their lives are tough.

The stories in this collection are about relationships—between parent and child, spouses or significant others, siblings, friends, strangers, even between a man and his wife's dog. (No, not that kind of relationship.) In many cases these are people facing challenges—physical, emotional, financial—and they're struggling to right their own ships, so to speak. But while story after story about people in some sort of crisis could be harrowing to read, in Poissant's hands the stories are certainly moving, but they're told so beautifully and skillfully that you feel empathy, and somehow transformed by the paths these characters follow.

Whether its the father and son that bookend the collection in "Lizard Man" and the title story; the girl willing to sacrifice anything for her mentally ill boyfriend in "The End of Aaron"; the couple struggling after the death of their infant daughter in the two-part "The Geometry of Despair"; the two young friends dealing with more than they bargained for in "The Disappearing Boy"; or the brothers struggling with things unsaid in "Nudity", Poissant's characters are richly drawn, complex, and tremendously memorable.

The collection contains a few very short stories ("Knockout" and "The Baby Glows," among them) which I wish Poissant could have fleshed out a bit more, because I found their premise intriguing. But the other stories in this collection are tremendously satisfying. My favorites in the collection are the title story, which finds a man desperately driving from Louisiana to California to see his estranged son before he dies; the aforementioned "Nudists," "The Geometry of Despair," "The Disappearing Boy," and "The End of Aaron," and the somewhat self-explanatorily-titled "How to Help Your Husband Die." (Get your tissues for that one.)

Poissant is a writer whose talent was evident from the first few lines of the first story. Here's just one example I marveled at: "So where does she fit in? What is she to him? She is cuff links. She's a pocket watch. A thing slipped on for special occasions."

I can't say enough about this collection without going into a treatise on why I loved it so much. So read it. And let me know what you think. I can't wait to see what's next for David James Poissant.
Profile Image for Marica.
410 reviews211 followers
January 14, 2018
Alka-Seltzer
I racconti in sé stessi sono buoni, quella che non funziona per i miei gusti è la raccolta. La quarta di copertina vuole spiegare il titolo appellandosi agli animali che fanno da catalizzatori degli eventi, ma gli animali non c’entrano con le vicende umane trattate. Tutte le storie contengono tragedie oggettive o traumi interiori o legami che si logorano e si spezzano: capisco che siano argomenti importanti, ma riescono nell’insieme a essere molto pesanti, anche se rilegati con una bella copertina verde che rappresenta un animaletto sorridente (pubblicità ingannevole).
Inoltre, data la monotematicità, mi sembra la tesi di laurea di una scuola di scrittura creativa, “Il senso del disagio dell’essere umano al mondo, declinato nella salute e nella malattia”. Sono prevenuta nei confronti delle scuole di scrittura: mi sembrerebbe più utile studiare bene letteratura, poi la differenza dovrebbe farla se si ha qualcosa da dire oppure no.
Da un po’ di tempo a questa parte molti scrittori di racconti si cimentano con una delle massime prove: -Come si accompagna un caro congiunto al trapasso-. C’è chi lo fa offrendo al congiunto tutte le possibili occasioni di sorriso e in questo almeno suggerisce qualcosa di saggio, chi lo fa sbattendo in faccia ai malcapitati lettori dolore e malessere e Poissant non ci risparmia; in questo direi che fa più pornografia che letteratura.
Insomma, l’autore ha delle qualità ma dovrebbe farsi consigliare meglio: per esempio, accostare i racconti in modo più equilibrato: oppure scegliere un titolo che esprima la specificità dell’argomento, per esempio “Traumi”, oppure “I racconti dell’Alka-Seltzer”. Potrebbe anche avere un finanziamento dalla casa farmaceutica. Sono un po’ cattiva, lo so, ma l’ho trovato irritante e per consolarmi ho preso una raccolta di racconti di John Cheever, che vi consiglio caramente.
Profile Image for Rebecca.
4,175 reviews3,435 followers
August 27, 2016
What a knockout debut short story collection. I realize I’ve listed it under an absurd number of categories, but that’s because it really does have it all: pathos, sarcasm, humor and wisdom; multiple narrative techniques; characters who whine, flub and crash, but also sparkle and atone. Most of the stories are set in the South (Atlanta, Florida, Tucson), but they also branch into the Midwest and California – a geographical range that matches the emotional scope.

“Lizard Man” and “Amputee,” the first two stories, are just about perfect. In the former, a man who regrets ostracizing his homosexual son helps a friend clear out his deceased father’s house. Their truck bed cargo will either be a large-screen TV – or the father’s pet alligator. It has some of the absurdity of the stories in Wells Tower’s Everything Ravaged, Everything Burned, but also reminded me of southern gems like Ron Rash’s Burning Bright and Karen Russell’s gator-themed Swamplandia!

“Amputee” is the story of Brig, short for Brigham: he’s a failed husband, a failed Mormon, even a failed cat sitter. One day, at his apartment complex’s pool, he meets Liliana, a high school swimmer with a missing arm. They compare their losses – including losses of faith (Lily’s parents were missionaries in Brazil) – and almost, but don’t quite, hook up. I adored these lines about modern angst and the fragility of marital happiness:

“‘You’re too unhappy,’ [Kate, Brig’s ex-wife] said. Brig argued that he’d never been happy, at least not as long as she’d known him, and Kate admitted she knew this, she’d known, but that he used to be better at faking it...He only knew what he’d thought, which was that Kate could be happy enough for the both of them. But a couple couldn’t keep on like that, one person content, the other whatever he was. There was balance to account for, harmony. Without it, they were just two people sharing the same cutlery.”

These stories are full of unspeakable losses, yet Poissant deftly manages to discuss them anyway. In “The End of Aaron,” an addled young man conflates the end of the world with a swarm of bees. In “Refund,” a six-year-old genius still needs his father’s help coping with bullies. (This one reminded me a lot of the title story in Murray Farish’s Inappropriate Behavior.) “Last of the Great Land Mammals” has first cousins Arnie and Linda sharing wildlife encounters (and other, more dubious pursuits), but like the bison they visit on a road trip, their way of life seems doomed.

As the title suggests, animals are the most common source of metaphors, but always used carefully and subtly. So you have hippos holding a funeral for one of their own; seals falling victim to development; squirrels sounding like angels in the ceiling; and a ‘Gila monster’ (really just an iguana) kept in a cage as a tourist attraction. “Me and James Dean” is another stand-out: I certainly never thought I would laugh out loud at the tale of a dying dog, so this is a testament to Poissant’s skill in balancing comedy and tragedy. (It’s also remarkably similar to the story “Mulligan’s Travels” in Kevin Morris’s White Man’s Problems.)

A couple of stories start off in the first-person plural, while one (“How to Help Your Husband Die”) is entirely in the second person; they are otherwise a fairly even split of first- and third-person voices. There are a few very short stories, which also happen to be the most whimsical or even magic realist ones. “Knockout” imagines a married couple duking it out in public; in “What the Wolf Wants,” moccasins are the symbol of regret in an adapted folk tale; and “The Glowing Baby” – well, it’s about just what the title says.

There are some occasional lapses in subtlety, like naming the Englishman character in “Refund” ‘Devon Tweed’, or a couple of show-don’t-tell lines in the early stories, such as “The second I’m alone, it will take a miracle to keep a bottle out of my hand” (presents Dan’s drinking problem in “Lizard Man”) or “The Sonoran Desert was rough on wayward pets” (introduces the setting of “Amputee”). For me the least original story was “The Disappearing Boy,” about a pair of pubescent boys finding porn but then hiding their real (traumatic) sexual experiences – I feel like this is a theme I keep encountering.

Perhaps the most remarkable thing about the stories is Poissant’s tendency to put readers on the back foot by not ending where you expect him to. He keeps the stories going for either that extra few pages, or a whole other part – and the supplementary material will often contradict what’s come before, or temper a previously rosy picture. So in the first two stories, we learn in the final few pages that a character has lied and things aren’t what we (and the characters) thought.

In “The Geometry of Despair,” that duplicity is expressed as two separate narratives: in Part I, “Venn Diagram,” it seems a couple is finally coming to terms with the death of their baby daughter from SID and will stay together. “‘Lisa, I don’t want to go.’ I say it and, suddenly, it’s true. Because it would be the easiest thing in the world to walk out that door, but, in the end, it doesn’t matter who’s suffered most or what’s been said.” Yet after that achingly tender reunion comes Part II, “Wake the Baby,” in which the couple are still haunted by their loss, even now that they have a healthy son.

The most extreme example of Poissant’s untidy endings, though, is “The Heaven of Animals,” the last story, which is an unexpected follow-up to the first story. Now, ten years later, we get an omniscient view of Dan Lawson, who’s making an ill-fated road trip out to San Francisco to . “Nature is a fucking monster,” he concludes. In so many of these stories, loss is not a one-time event but an ongoing process, and what seem like happy endings are later refuted or denied.

Like Dan thinks when he encounters a boy who throws a pregnant female fish back into the water to ensure next year’s supply, “a kind of animal morality” reigns in these stories: a Darwinian cruelty but also an uneasy balance between triumph and defeat. As the poem that inspired the title (“The Heaven of Animals” by James Dickey) ends:

“Under the tree,
They fall, they are torn,
They rise, they walk again.”

The Heaven of Animals has a lot in common with several short story collections I’ve read in recent months (the Morris and Farish collections mentioned above, but also Elizabeth McCracken’s Thunderstruck, with its theme of weighing up losses and their continuing effect), but it just pips them all.

I can’t wait for Poissant’s first novel; it’ll be killer. (And guess what? It takes up the story of three of these characters, 30 years on.)

__________________________________

David James Poissant teaches in the MFA program at the University of Central Florida. For more on the author and his upcoming projects, see his website and this Rumpus interview – in which he talks about revisiting characters years later, pets and other animals, and realism versus glowing babies.
Profile Image for Makis Dionis.
557 reviews155 followers
October 17, 2018
Εξαιρετικα ειπωμενες ιστοριες θανάτου κ απώλειας κυρίως παιδιών κ των ερειπίων που αφήνουν
Συγκλονιστικό το τελευταίο διήγημα "ο Παράδεισος των ζώων" , όπου ο πατέρας προσπαθεί να διασχίσει την Αμερίκη για να φτάσει στην Καλιφόρνια και να προλάβει τον γιο του που σβήνει
Στα πολλά +: Θυμίζει Carver σε πολλά σημεία
Profile Image for Carmine R..
627 reviews93 followers
January 25, 2022
Tra lacrime e alcool

"Voglio riportare indietro il tempo. Voglio Jack a cinque, dieci anni. Lo voglio raggomitolato tra le mie braccia, come un cucciolo. Voglio vederlo scrivere sui muri con il pastello arancione e dare la colpa agli angeli che vivono in soffitta. Lo rivoglio prima che la sua voce si abbassasse di due ottave, prima che imparasse a tenere una mano sul fianco, prima che diventasse sempre più confuso. Rivoglio mio figlio."

"Il grande mondo rotondo si ridurrà a un niente, e vedrai la verità nei suoi occhi, che la vita, che vivere, è più di quello che è successo prima.
Il mondo esiste finché tu lo guardi, finché tieni gli occhi aperti.
Tieni gli occhi su di lui e lui non ti lascerà mai. Rimarrà se eviti di chiudere le palpebre.
E quando abbasserai le palpebre, per un secondo, se ne sarà andato."


"Ero una persona cattiva, allora. Forse lo sono ancora. Ed è passato un anno, ma ci vuole più tempo. Ci vuole tempo per redimere se stesso agli occhi dei morti."

Storie di sconfitte silenziose e riscatti mancati; guizzi di dignità e slanci d’affetto sottesi all’ennesima frase non detta; amore dell’equilibrio e poco rispetto della propria persona.
Poissant narra di sentimenti che accarezzano come brezza marina e spazzano via al pari di un tempesta.

Uomo lucertola 5★
Inno silenzioso alla libertà della vita, non inquadrabile se si prendono come esempio le quattro mura domestiche; e si sonda anche la portata del perdono, scelta difficile che non riesce a trovare spazio nel male (dato e ricevuto). È una storia perfetta, di una bellezza che annienta.

Il braccio 5★
Rifiuto di compassione e autocommiserazione per esplorare e definire da soli i propri limiti.
Una lezione che colpisce me come persona, non il lettore che legge.

100% cotone 3.5★
Il linguaggio dei segni si tramuta in via comunicativa per i ricordi; e la resa di fronte alla pistola agogna con disperazione il ricongiungimento.

La fine di Aaron 4★
Fotografia di un amore perfetto nelle sue imperfezioni: rinuncia e consapevolezza della condanna impreziosiscono tutti quei piccoli gesti che si danno troppo spesso per scontato.

Il rimborso 4.5★
L’amore verso il figlio - espresso attraverso due differenti percezioni - diventa fardello costrittore per un matrimonio che vivacchia d’inerzia.

KO S.V.

L’ultimo dei grandi mammiferi terrestri 4.5★
L’impossibilità dell’amore e l’ingiustizia della ragione dettano legge prima dell’ultima cavalcata sul bisonte: direzione campo aperto e sarà quel che sarà.

Il lupo 5★
Non capita tutti i giorni - pardon, tutte le notti - di bere un caffè con un lupo e discettare di elettrodomestici.
Quelle ciabatte puzzano di morto, ma darei l’anima al diavolo per tornare indietro e fare ammenda.

La geometria della disperazione I. Diagramma di Venn 4★
La sopravvivenza nel dolore viene costruita sul paragone delle sofferenze altrui per corroborare ancora di più il proprio malessere e strappare un altro giorno ancora.
Non può esistere geometria, equazione o una legge matematica che possa dare dimensione precisa del dolore.

La geometria della disperazione II. Sveglia il bambino 3★

Come aiutare tuo marito a morire 5★
L’amore per la vita diventa lotta quotidiana che costruisce speranze, rinsalda la conoscenza - magari che non si è voluta affrontare da giovani -, esplora i dettagli capaci di fare la differenza anche di un solo minuto e ridona importanza a tutti quei momenti che compongono il presente.
Il mondo continuerà a esistere anche dopo che si è fatto tutto il possibile.

Io e James Dean 4★
Un beagle piuttosto sciancato e rompicoglioni diventa non solo vestigia di chi non è più presente, ma anche ricettacolo di promesse all’interno di un rapporto sempre più in bilico.

Nudisti 5★
Incomprensioni, frasi banali per rompere l’imbarazzo del silenzio, sentimenti resi venali di fronte alla mancanza di comunicazione e altre amenità più o meno assortite: un rapporto tra fratelli tenuto in piedi un po’ alla carlona, riscattato nel meraviglioso gioco delle parti.

Il bambino che brilla S.V.

Il ragazzo che sparisce 4.5★
Frammento d’infanzia costellato da azioni “eroiche”; e si aggiunga all'elenco la scoperta della famigerata bernarda nonché la fallibilità del proprio coraggio di fronte alla realtà.

Il paradiso degli animali 4.5★
Chiusura del cerchio con la percorrenza del passato a rivivere sprazzi di vissuto; momento che sarebbero potuti essere.
Profile Image for ☽ Sono sempre vissuta nel castello Chiara.
185 reviews297 followers
January 23, 2018
Il paradiso degli animali è una raccolta di racconti sulla perdita, spesso a seguito della morte di qualcuno, i suoi protagonisti sono uomini chiusi in fortezze di solitudine, rimpianti, stanno vivendo momenti di stallo, gli animali quando sono presenti fungono da fulcro di cambiamento scatenando la parte più istintiva, inconscia, portano alla luce conflitti, sono immagini metaforiche di paure, speranze, rimozioni, sepolte nella vita dei protagonisti.
Belli tutti i racconti, unico appunto i personaggi si assomiglino un po’ tutti e tendono a ripetersi le stesse dinamiche

L’uomo lucertola ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
Il braccio ⭐️⭐️⭐️
100% cotone ⭐️⭐️⭐️
La fine di Aaron⭐️⭐️⭐️+
Il rimborso ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
kO ⭐️⭐️
L’ultimo dei grandi mammiferi terrestri ⭐️⭐️⭐️⭐️
Il lupo ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
La geometria della disperazione 1 ⭐️⭐️⭐️⭐️
geometria della disperazione ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
Come aiutare tuo marito a morire ⭐️⭐️⭐️⭐️
Io e James dean ⭐️⭐️⭐️+
Nudisti ⭐️⭐️⭐️
Il bambino che brilla ⭐️⭐️
Il ragazzo che sparisce ⭐️⭐️⭐️+
Il paradiso degli animali ⭐️⭐️⭐️⭐️
Profile Image for Diletta.
Author 11 books242 followers
November 7, 2016
Gli animali cadono e si rialzano, e molto probabilmente lo stesso potrebbero fare gli esseri umani. Ma non è così semplice. Poissant mostra (letteralmente, ce le fa passare davanti) vite imperfette pronte ad andare avanti o meno, e grazie a una scrittura onesta, capace di farti sedere in silenzio accanto ai suoi personaggi offre una raccolta di racconti che diventa un'esperienza a volta dolorosa, a volte solamente reale, quasi tangibile.
Profile Image for Ubik 2.0.
1,071 reviews293 followers
November 7, 2022
Il paradiso degli animali e il purgatorio degli uomini

Purtroppo, nonostante le lodi pressoché unanimi, non sono riuscito ad appassionarmi a questa raccolta di racconti scritti molto bene, disciplinati e ben strutturati ma alquanto monotematici e poveri, a mio parere, di una personalità che sostenga il confronto con le opere dei maestri del genere e del formato racconto.

Il titolo mi è sembrato piuttosto fuorviante perchè gli animali, salvo qualche eccezione, non sono i protagonisti delle storie ma, come è stato osservato, fungono da catalizzatori di piccole e grandi disgrazie umane e il tema dominante più che col mondo animale mi sembra abbia a che fare con sventure e crisi matrimoniali, già accadute lasciando ferite non rimarginabili (come nei primi due racconti), danni in corso (racconto “il rimborso) oppure pervase dal lutto per la prematura scomparsa del partner, avvenuta (“nudisti”) o imminente (racconto dal titolo esplicito “come aiutare tuo marito a morire”).

Come premettevo, penso che uno dei motivi principali del mio scarso entusiasmo risieda nell’inevitabile paragone (perdente) con i grandi autori di racconti, americani e contemporanei: Munro, Saunders, Wallace, Carver e da quest’ultimo in particolare mi pare che Poissant tragga ispirazione, senza tuttavia avvicinarne il livello. Soprattutto credo che in “Il paradiso degli animali” manchi un grande racconto, di quelli che ti ammaliano e ti bloccano a riflettere subito dopo la lettura, oppure ritornano continuamente alla memoria, trascinando il gradimento complessivo della raccolta.

Le storie si avvicendano senza mai produrre la tentazione di abbandonare i racconti successivi, ma nemmeno con il desiderio o la curiosità di verificare cosa abbia in serbo il prossimo capitolo di questa saga del dolore e dell’incomunicabilità, pressoché priva di umorismo e malauguratamente povera di ironia. C’è una patina un po’ molesta di scuola di scrittura che ha certamente conseguito l’obiettivo di non lasciare nessuno dei 16 racconti squilibrato, incoerente o inconcluso, ma non mi ha consentito di liberarmi da una persistente sensazione di stereotipo e, di conseguenza, da un retrogusto di moderata insoddisfazione.

Mi rendo conto di essere stato eccessivamente severo nei confronti del libro e di averne omesso i pregi (presenti e peraltro ben individuati in quasi tutti i commenti, cui rimando); forse si tratta semplicemente di una mia personale carenza di sintonia con l’impronta che l’autore ha scelto di conferire al suo stile e ai temi affrontati.
Profile Image for George K..
2,753 reviews368 followers
July 19, 2018
Βαθμολογία: 9/10

Μια πολύ ωραία και ενδιαφέρουσα έκπληξη από τις εκδόσεις Opera, η πρώτη και μοναδική μέχρι στιγμής συλλογή διηγημάτων του Ντέιβιντ Τζέιμς Ποισάντ. Δεν ήξερα τίποτα για το βιβλίο ή τον συγγραφέα, όταν έμαθα ότι θα κυκλοφορούσε στα ελληνικά έψαξα και διάβασα κριτικές, πείστηκα, και έτσι αγόρασα το βιβλίο δίχως δεύτερη σκέψη. Λοιπόν, η συγκεκριμένη συλλογή διηγημάτων είναι σίγουρα μια από τις πιο ιδιαίτερες και ξεχωριστές που έχω διαβάσει.

Τα διηγήματα έχουν να κάνουν με θέματα καθημερινά μεν αλλά μάλλον δύσκολα και στενάχωρα δε, όπως είναι οι ανθρώπινες σχέσεις και τα προβλήματα που συνεχώς ανακύπτουν από την έλλειψη ουσιαστικής επικοινωνίας και αλληλοκατανόησης, ενώ ισχυρή είναι και η παρουσία του θανάτου. Γενικά είναι διηγήματα μελαγχολικά έως και καταθλιπτικά, όμως πέρα για πέρα ανθρώπινα και αληθινά. Δεν ωραιοποιούν καταστάσεις, δεν έχουν πάντα ευτυχή κατάληξη (ή και γενικά κάποια κατάληξη), δεν θα τα διαβάσεις για να περάσεις ευχάριστα, αλλά ίσως για να σκεφτείς κάποια πράγματα παραπάνω. Οι χαρακτήρες είναι πολύ καλά σκιαγραφημένοι αναλογικά με το μέγεθος των διηγημάτων, ο αναγνώστης προλαβαίνει να ενδιαφερθεί για τα προβλήματα τους, να συμπαθήσει ή να αντιπαθήσει κάποιον.

Όσον αφορά τη γραφή, είναι πραγματικά πάρα μα πάρα πολύ καλή, έντονα ρεαλιστική, οι περιγραφές και οι σκέψεις των χαρακτήρων γεμάτες εικόνες και συναισθήματα, ενώ ο συγγραφέας παίζει και λίγο με τα αφηγηματικά μέσα, κάνει λίγους πειραματισμούς με τα μικρότερα διηγήματα και θα έλεγα ότι δίνει ρέστα με τα μεγαλύτερα σε μέγεθος. Λίγο έως πολύ, όλα τα διηγήματα κατάφεραν να με καθηλώσουν και να με αγγίξουν. Γι'αυτό, άνετα πέντε αστεράκια από μένα.
Profile Image for Maria Di Biase.
314 reviews76 followers
June 23, 2017
I protagonisti di David James Poissant sono animali che inseguono il paradiso perduto. Sull'orlo di un precipizio, appena un passo dalla disperazione, trattenuti nel limbo dei loro peggiori rimorsi. Ma la natura, assurda e feroce, ristabilisce l'equilibrio offrendo al presunto peccatore una nuova occasione di salvezza; che lui sia pronto o meno, disposto oppure no, non ha importanza. La bellezza della redenzione si compie attraverso la violenza del dolore: è questo il filo che tiene insieme i racconti. Poissant riesce a mostrarci lo spettacolo della resurrezione appropriandosi di voci diverse, interpretando ogni ruolo con la stessa credibilità. Cambia punto di vista, cambia prospettiva. Qualche racconto segue lo stesso schema narrativo, altri sembrano svincolati da ogni concetto di struttura. Oltretutto, Poissant è capace di scrivere una storia surreale come Il bambino che brilla ed essere il più realista degli scrittori appena qualche pagina prima, in La fine di Aron, uno dei miei testi preferiti. Ma tutti i racconti colpiscono con la stessa potenza: questo, secondo me, distingue una discreta raccolta da un'ottima raccolta.

Continua qui: http://www.scratchbook.net/2016/01/Pa...
Profile Image for Alessia Scurati.
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May 19, 2017
Stupendo.
Intanto perché a me piace che le raccolte di racconti abbiano una struttura chiara e qui c'è tanta struttura: il primo racconto che viene chiuso con l'ultimo, il tono generale, il paesaggio, gli animali che compaiono non solo nel titolo della raccolta (che è quello del racconto finale) ma sono una costante della narrazione.
Il paradiso qui non c'è, sembra che l'unico in pace di tutti i personaggi che appaiono sia il bambino che se ne va in giro con una maglietta che strilla "La fine è vicina". E, in effetti, per tutti i personaggi la fine di qualcosa è dietro l'angolo. Sono animali sull'orlo dell'inferno, questi uomini che cercano di vivere come si può, col dolore che tanto arriva sempre a colpire.
Una volta ho letto da qualche parte (sì, lo so che una citazione così non vale, ma io ho una memoria pessima) che nella bellezza c'è sempre una percentuale di violenza. Questi racconti hanno la violenza, la crudezza che potrebbe avere un'autopsia. Ma sono soprattutto bellissimi nella loro tragicità.
Profile Image for Gabril.
1,034 reviews249 followers
March 1, 2023
1. L’UOMO LUCERTOLA
Un padre, un figlio, una storia di violenza.Quella del narratore è diversa da quella dell’amico Cam che gli chiede di accompagnarlo a casa del padre, appena morto. Ma per entrambi si tratta di affrontare la bestia, quella che abita la gabbia del cuore; sigillare le sue fauci, poi liberarla verso l’aperto, verso la comprensione, il perdono, forse. È quello che faranno attraversando l’uragano e la loro paura.

2. IL BRACCIO
Domina l’assenza. Brig ha perso la gatta che la vicina gli ha affidato; ha perso la moglie Kate perché la sua indolenza era più pesante del suo amore; ha perso la fede che i genitori mormoni gli avevano trasmesso. Incontra l’adolescente Lily che ha perso un braccio e la fiducia nella gradualità dell’esperienza. A Tucson, una delle città più calde degli Stati Uniti, in faccia il deserto.

3. 100%COTONE
Che cosa ci fa questo giovane uomo inginocchiato sull’asfalto di notte in un incrocio malfamato con la pistola di un rapinatore puntata sulla faccia? Beh… Recita le etichette degli indumenti con il linguaggio dei segni e pensa alla storia dei suoi genitori che quella lingua gli hanno insegnato.

4. LA FINE DI AARON
“Amo Aaron. Come è possibile, vi chiederete. Come si può amare un uomo che grida, che piange, che ti fa portare taniche d’acqua su e giù per le scale? Ma state vedendo Aaron nella luce sbagliata, tutto qui. Quando sta bene, Aaron è migliore di voi e di me, migliore di chiunque abbia mai conosciuto.”

5. IL RIMBORSO
Che fare di un bambino prodigio, con un QI di gran lunga superiore alla media? Mamma compra giochi intelligenti, papà invece difende il suo diritto all’infanzia; Luke, sei anni, diventa lo specchio della divisione della coppia. E forse il rimborso che il narratore pretende non è soltanto per i giochi istruttivi del bambino; è anche quello per le scelte sbagliate, per gli anni sprecati e persi. Per gli innamorati che loro due erano e ora non sono più.

6. KO
“Non finì come succede di solito. Non si disintegrò, non implose, non andò in fiamme.
Il matrimonio di Max e Allison Bloom finì in cinque round su un ring nel loro giardino.”

7. L’ULTIMO DEI GRANDI MAMMIFERI TERRESTRI
Linda e Arnie sono cugini. Linda e Arnie sono amanti. Entrambi sposati, potrebbero restare in quella condizione per sempre. Linda lo sa che hanno perso il treno della convivenza quando erano ragazzi, quando baciarsi sembrava un semplice allenamento per una vita futura ignota. E così si sono preparati per altri. Il bisonte, l’ultimo dei grandi mammiferi terrestri, diventerà per Linda l’evocazione di un contatto selvaggio con la vita. Quella vita irrimediabilmente perduta.

8. IL LUPO
C’è un lupo alla finestra, un lupo quasi umano. Un’allucinazione viva e vera che entra nella sua casa, si accomoda in cucina e poi pretende qualcosa, ma non qualsiasi cosa… proprio quella: le pantofole, l’ultimo regalo di Tyler dall’Alaska, che lui aveva disprezzato e adesso invece è tutto ciò che gli rimane del fratello. Fino a che il lupo tutto si porta via.

9. LA GEOMETRIA DELLA DISPERAZIONE- 1. DIAGRAMMA DI VENN
Richard insegna matematica, sua moglie Lisa biologia. La loro mentalità scientifica viene incrinata da un fatto sconvolgente, un evento inaudito: la morte nella culla della loro bambina, June, di un mese soltanto. Non c’è spiegazione, non c’è consolazione. Tutto barcolla, tutto è in pericolo, come continuare? Come sopravvivere?

10. LA GEOMETRIA DELLA DISPERAZIONE - 2. SVEGLIA IL BAMBINO
Lisa e Richard sono rimasti insieme. Adesso hanno un bambino, Michael, un anno. Durante una gita al parco accade un incidente con i pennuti che popolano il lago. I fantasmi ritornano. E i conti fra i due devono essere pareggiati. (I personaggi e la loro storia torneranno nel romanzo di Poissant, La casa sul lago).

11. COME AIUTARE TUO MARITO A MORIRE
“In un attimo capirai cosa vi aspetta. Lo saprai con la stessa certezza con cui hai sempre capito che è un tumore, e che tuo marito non vedrà un’altra estate. E, veloce come è arrivata, nascondi quella piccola rivelazione, spingila sotto le coperte del tuo cervello, e chiedi all’uomo in camice bianco qual è la mossa successiva.”
“Chiediti, nel silenzio dell’alba, se ogni respiro che hai appena sentito è l’ultimo. Capirai cos’è la disperazione. Capirai cos’è l’impotenza.”

12. IO E JAMES DEAN
Lui e James Dean hanno un rapporto complicato: il beagle, infatti, vanta diritti di pieno possesso su Jill, sua moglie. Il cane non lo lascia mai solo con lei, la loro è un’intimità condivisa. La resa dei conti fra i due arriverà in seguito a un tragico incidente.

13. NUDISTI
Non sarebbe mai stato libero. Da quell’ultimo messaggio telefonico religiosamente conservato, prima del salto nel vuoto, nel ghiaccio e nel buio. Di Lorrie, sua moglie. E il rancore rabbioso verso suo fratello Joshua cova vendetta sorda mescolata a dolore. Dopo l’esplosione dei cattivi sentimenti Mark va sulla spiaggia e vede un gruppo di nudisti. Anche lui, come loro, manifesta per la pace e si espone alla guerra. La sua, verso l’incontro con il gelido nulla. Con suo fratello e con se stesso.

14. IL BAMBINO CHE BRILLA
“E cosa succede a un bambino che brilla? Diventerà un ragazzo luminoso? E poi, un uomo che brilla mentre va al lavoro, che lascia a bocca aperta i pedoni e semafori? Si sposerà? In quel caso, sua moglie si metterà la mascherina a letto”.

15. IL RAGAZZO CHE SPARISCE
Il narratore è Quicksilver, l’amico Jason è Sparizione, ovvero l’uomo invisibile. Sono i nomi dei supereroi a cui i ragazzi vogliono assomigliare. Identificazioni cariche di conseguenze quando i due, in seguito una bravata, verranno rincorsi dagli operai di un cantiere e arriveranno affannati fino al loro rifugio segreto. Ma chi toglierà il chiodo che trafigge il piede di Jason?

16. IL PARADISO DEGLI ANIMALI
L’ultimo racconto si collega al primo e ritroviamo Dan, il padre scellerato dell’Uomo Lucertola, che ora sta affrontando un viaggio da Est a Ovest degli States per giungere in tempo al capezzale di suo figlio Jack, biologo marino, che sta morendo di Aids. Sarà un’impresa irta di ostacoli, accompagnata dalla costante paura di non arrivare in tempo e dall’immagine orripilante del pesce parassita.
Profile Image for Tayari Jones.
Author 22 books29.6k followers
November 25, 2013
I am now such a fan! This one isn’t out yet, but I managed to get my hot little hands on a review copy from NetGaley. The first story, Lizard Man, knocked. my. socks. off. Poisssant has a way of using premises that may make your roll your eyes, and then sneak up on you, knock you over the head and steal your heart. Example with Lizard Man: these two down on their luck dudes go on a roadie because one of the dude’s deadbeat dad has died. When they get there, they try and kidnap this alligator. (I can hear you rolling your eyes as you read this.) But then, as you’re reading it, you’re all of a sudden weeping into your latte, and somehow filled with hope at the same time. Well played, DJP, well played.
Profile Image for Sarinys.
466 reviews173 followers
June 24, 2016
È vero, ci sono gli animali. Il vero filo conduttore, però, non sono loro: questi sono tutti racconti che parlano della morte. Una morte precisa, la morte di una persona cara, di un familiare stretto: muoiono mariti e muoiono mogli, muoiono fratelli, padri, figli grandi e figli piccoli. Qualcuno non muore, ma vorrebbe morire, o sta morendo.

C’è qualche eccezione, qualche racconto che non parla di una morte, ma non sono diversi dagli altri, perché tutti parlano di disperazione, di un sentimento di impotenza, di frustrazione, di un dolore incommensurabile che soverchia l’essere umano (Il ragazzo che sparisce, Il rimborso). Qualcuno trova un modo per superarlo, qualcuno no. Ma tutti questi racconti sono commoventi. In particolare, L’uomo lucertola e il suo seguito Il paradiso degli animali; anche Nudisti, La geometria della disperazione, e il più caustico Io e James Dean.

Sono storie centrate: ci sono un protagonista e un comprimario, c’è un confronto, c’è una situazione particolare a cui si arriva attraverso lo sviluppo di un antefatto e l’emergere delle backstory dei personaggi. La struttura dei racconti è simile, ma non risulta ripetitiva perché funziona bene e perché Poissant si inventa dettagli credibili, che non interrompono la narrazione ma che anzi la fanno proseguire, componendo il mosaico della storia davanti ai nostri occhi. Sentiamo i personaggi, siamo vicini a loro.

Non è un libro sperimentale, non rivoluziona niente; ma è una bella raccolta di racconti.
Profile Image for María Greene F.
1,143 reviews242 followers
August 17, 2022
Bien curioso el título del libro, porque "cielo de los animales" las pinzas, la mayoría de los que aparecen son abandonados, o torturados (por la vida, no el protagonista de turno), o aparecen ya muertos y más encima expuestos sin casi ningún miramiento. Me sentí un poco como leyendo a Steinbeck donde la masacre de los animalitos es casi como un elemento decorativo de la escenografía, por así decirlo, algo de lo que se comenta como se comenta del clima. Mucha insensibilidad para mi ser.

Pero aparte de eso está súper bien escrito y tiene un par de cuentos PRECIOSOS. Giros súper especiales, muy conmovedor, hay partes en las que hasta lloré, me dejó pensando y etc, excelente manejo de la intriga y de los tiempos, remates muy impresionantes. Creo que, a nivel narrativo, es definitivamente de muy alta calidad.

Tres estrellas porque, esos pocos cuentos me gustaron mucho, pero otros pocos no tanto y además el tono general es siempre tan oscuro, tan desesperanzador... sé que la literatura y también la vida muchas veces son así, pero yo soy alguien que necesita al menos un poco de alegría en las cosas así que... no tanto my cuppa tea.

Pero igual súper bueno, quizá el mejor libro de cuentos que he leído últimamente. Aunque en general no leo muchos cuentos. De floja, jajaja. Por el solo hecho de que es ponerle harta atención a nombres, personajes e historias que duran poquito.
Profile Image for Marcello S.
645 reviews288 followers
March 30, 2017
Storie che parlano di relazioni - amici, sposi, amanti, padri e figli.
Tentativi di rivalsa, solitudini e tristezze assortite.
Animali qua e là.

Il collegamento tra il primo e l’ultimo racconto è una chicca niente male.
Poissant ha decisamente talento. Mi è mancato qualcosa per santificarlo col massimo dei voti ma resta il fatto che questa finisce quasi sicuramente tra le migliori raccolte degli ultimi anni. [75/100]

L'Uomo Lucertola ✖✖✖✖
Il braccio ✖✖✖✖✖
100% cotone ✖✖✖
La fine di Aaron ✖✖✖
Il rimborso ✖✖✖✖
KO sv
L'ultimo dei grandi mammiferi terrestri ✖✖✖
Il lupo ✖✖✖
La geometria della disperazione I. Diagramma di Venn ✖✖✖✖
La geometria della disperazione II. Sveglia il bambino ✖✖✖
Come aiutare tuo marito a morire ✖✖✖
Io e James Dean ✖✖✖✖
Nudisti ✖✖✖✖✖
Il bambino che brilla sv
Il ragazzo che sparisce ✖✖✖✖
Il paradiso degli animali ✖✖✖✖
Profile Image for Elyse Walters.
4,010 reviews11.9k followers
January 26, 2015
A few birdies told me this was a BOOK **A-To-READ**! Thank you to several of my Goodread Friends for the recommendation! I'm sooooooooo glad I didn't miss reading these stories!

I've been hitting the ball 'outside-the-park' lately discovering new talented writers with their 'debut' storytelling. WOW!!!! wow! wow!

'David James Poissant' is an author I'll remember. These short stories are gloriously authentic --tender-touching -morally complex stories of troubled souls--a mixture of hard reality and dark imagination.

DO NOT MISS READING THIS!!! There are a few 'other' reviews here on Goodreads that are 'excellent', that I just don't have much more to add!

Please read *Rebecca's* Review. She does this book great justice!

I'm very impressed with David James Poissant. Each of his stories has heart -the reader feels the 'punch' in the gut, ...... the beauty.....remorse.....redemption....sharp dialogue...emotional connection between characters....

Very moving stories!



Profile Image for Mariano.
9 reviews53 followers
February 23, 2020
A pesar de leerlos por primera vez, todos los relatos tienen ese halo de clásico. Te encontrás en un universo pantanoso donde la luz se muestra solo a través de la oscuridad y los recuerdos son a la vez empuje y tortura. Impresionante.
Profile Image for Atticus06.
105 reviews58 followers
March 26, 2021
Racconti preferiti:

- Come aiutare tuo marito a morire
- Il ragazzo che sparisce
- Nudisti
Profile Image for La lettrice controcorrente.
589 reviews247 followers
September 18, 2020
l paradiso degli animali di David James Poissant è una raccolta di racconti che lascia senza fiato. Dolorosa, straziante e bellissima.

Ho comprato questo libro perché quando ho fatto un ordine dalla libreria AltroQuando, mi è stato consigliato e devo dire che mi hanno fatto un grande regalo: mi sono innamorata di questo autore. Attenzione però, il filo conduttore tra i racconti, oltre ovviamente agli animali, è la morte e quindi bisogna buttarsi in questa lettura solamente quando si è pronti emotivamente per affrontare tematiche così dolorose.

Non voglio anticiparvi troppo perché voglio che vi perdiate in ogni storia. Ogni sguardo incrociato vi resterà impresso perché qui non ci sono personaggi, ma solo persone con le loro vite, i loro problemi, i loro dolori. 
RECENSIONE COMPLETA: www.lalettricecontrocorrente.it
Profile Image for Héctor Genta.
400 reviews86 followers
July 31, 2017
Ho difficoltà a esprimere un giudizio su questi racconti, complessivamente ben scritti eppure privi in parecchi casi di una loro identità. Racconti che mettono al centro gente che non ce l’ha fatta: che ci ha provato e ha fallito, che ci ha provato per un po’ e poi si è accontentata o che non ha potuto nemmeno provarci. Sfortunati, falliti, vite in stand by, uomini rimasti ai margini di un mondo che procede dritto per la sua strada, rami secchi che il fiume ha spinto verso la riva destinati a non raggiungere mai il mare. Esistenze segnate da qualcosa che a un certo punto si è rotto e che ora faticano a costruirsi un presente, un rapporto con gli altri. Storie che parlano di gente che per tutta la vita ha cercato di nascondere la polvere sotto il tappeto e che di colpo si trova a dover fare i conti con la realtà, e non si tratta di conti semplici. Storie di difficoltà a comunicare, di problemi di empatia, di incapacità a dare o ricevere affetto. Storie di persone disilluse, costrette dalla vita ad abbassare l’asticella delle loro aspettative e che adesso aspirano alla normalità più che ad una felicità che sembra ormai una chimera. Una normalità fatta di sentimenti condivisi, di calore umano, di quell’amore che sembra correre via come un treno in corsa sul quale è difficile salire, ma dal quale è facilissimo cadere. Tutto bene? Mica tanto. Per cominciare direi che se mi fossi fermato alla quarta di copertina non avrei mai letto questo libro: in solo sette righe ci sono tre mostri sacri come Flannery O’Connor, George Saunders e Raymond Carver tirati fuori completamente a sproposito (almeno i primi due, perché il terzo merita un discorso a parte) e poi un invito alla lettura che secondo me non c’entra niente, ma proprio niente, con questi racconti: Questo libro è per chi sogna di viaggiare su un furgoncino Volkswagen in compagnia di un labrador nero, per chi ama i film di Wes Anderson e il deserto di Bagdad Café, e per chi a volte teme di essere un pazzo ma in realtà è caduto in un cerchio magico da cui riuscirà prima o poi a uscire. A prescindere poi da come è presentato il libro, quello che ho trovato poco convincente è stato l’uso troppo “scoperto” di certi stereotipi: i riti di passaggio (Il ragazzo che sparisce), il genio bambino (La geometria della disperazione) usato prima da Salinger e poi diventato cliché, la persona priva di un arto (Il braccio) che ricorda un racconto di F. O’Connor, la perdita di un figlio… A questo aggiungerei che alcuni racconti mi sono sembrati un po’ troppo “didascalici”, ma soprattutto che un po’ in tutta la raccolta (ad eccezioni di un paio di racconti attraversati da una vene surreale, come Il lupo e Il bambino che brilla e che per questo sembrano un po’ dei corpi estranei) si nota un “carverismo” fin troppo di maniera, nel senso che Poissant riprende ambientazione e stile dell’originale senza però svilupparli in modo personale (come invece fa Kevin Canty, per fare un esempio). L’imitazione di Carver in certi racconti diventa “totale”: dalla costruzione della frase, ai dialoghi, all’alternarsi di descrizioni d’ambiente con improvvise focalizzazioni su dettagli minimi, al non detto, alle piccole incrinature nei rapporti tra i personaggi che lasciano intuire voragini… Carverismo ai massimi livelli, ma, appunto, -ismo. Peccato perché quando l’autore lascia la strada maestra dimostra di saper camminare anche le proprie gambe. L’ultimo racconto, quello che da il titolo alla raccolta, è una specie di on the road in solitaria, la storia di un vinto che non può fare a meno di combattere, una corsa del protagonista contro il tempo sapendo già che il tempo non potrà essere sconfitto. Un racconto nel quale Poissant abbandona il carverismo di stretta osservanza per uno stile più lirico, più personale. Più vero. Complessivamente ho trovato Il paradiso degli animali un prodotto ben confezionato, il problema è che “prodotto” non è esattamente un termine a cui mi piace pensare quando parlo di libri.
Profile Image for Postcards from far away✨.
236 reviews2 followers
February 27, 2017
Il paradiso degli imperfetti.

È proprio come starsene seduti sul divano a guardare qualche puntata di un documentario qualsiasi che la TV manda sempre a qualsiasi ora del giorno e della notte. In questo libro, l'unica differenza sussiste nel ruolo degli animali: essi siamo noi e Poissant è il narratore. Ci guardiamo alla TV mentre ci relazioniamo nella giungla del mondo reale, mentre creiamo problemi, li incasiniamo e facciamo di tutto per riportare la normalità nel nostro branco personale in cui dobbiamo/vogliamo vivere. E Poissant racconta ciò che vedono i suoi occhi.
Con questa raccolta di racconti, l'autore ci dona un'ampia visuale sull'umanità e la raggruppa in un unico mondo: quello degli imperfetti.
Imperfetti, caotici, problematici umani.
In ogni racconto vengono analizzate alcune delle tante relazioni che l'uomo deve affrontare nel corso della vita: quello con la propria moglie o il proprio marito, con gli amici, con i genitori, gli amanti.
E poi ci sono gli animali. In ogni racconto è presente un animale che ha lo scopo di stimolatore: quella presenza o apparizione che scatena nel protagonista di turno il coraggio di prendere coscienza della propria esistenza e cambiarla mediante delle scelte da attuare. Esse sono: buttati o torna indietro, fa quello che vuoi ma vai avanti.
Bisogna anche dire che molti racconti non sono facili da affrontare, molto spesso si parla di abbandono o di morte e, soprattutto, di lutto.
Fra le influenze di Poissant possiamo riscontrare un po' di Carver, un po' di Faulkner e Saunders. Qui si parla di storie comuni che possono trasformarsi in realtà in un batter d'occhio o scorrere le pagine come si potrebbe scorrere il proprio passato e i propri ricordi e collegarli con le lettere stampate in questo libro.
L'empatia di Poissant è l'elemento che caratterizza questa raccolta di racconti: è come se in ogni personaggio e in ogni storia albergasse qualcosa dell'autore stesso, come se egli conoscesse uno per uno i suoi protagonisti o come se parlasse di sè stesso sotto mentite spoglie.
Quindi niente sogno americano, qui. Restano soltanto i paesaggi caratteristici dell'America del Sud fra la California, Florida e Atlanta.
Nell'utilissima post fazione della traduttrice Gioia Guerzoni ci viene dipanato un cosiddetto fact ovvero la poesia che ha dato ispirazione al titolo e alla morale di tutti i racconti. Essa è di Joey Dickey: "Sotto l'albero / cadono / sconfitti / si rialzano / si rimettono in cammino". Siamo animali anche noi e nonostante tutto tentiamo sempre di andare avanti.

Personalmente ad un certo punto mi sono detta che ogni racconto sarebbe andato a finire sempre peggio. E in effetti non avevo tutti i torti.
S'intuisce che il livello di empatia è alto e costante per ogni racconto ma mi è mancata quell'affezione, quell'attaccamento che scatta leggendo tutte le storie. Ma non è un difetto del libro.
Solitamente non leggo molte raccolte di racconti perchè ogni volta che finisco una storia mi domando: E poi? Come va a finire? Voglio sapere altro e ogni volta non trovo risposta per questi interrogativi e finisco per non essere completamente soddisfatta a lettura conclusa. In questo caso le domande sono del tutto deleterie.
Un bellissimo libro che consiglierò sicuramente!
Profile Image for Wu Shih.
233 reviews29 followers
February 21, 2018
Come dice la quarta di copertina:

"I racconti di David James Poissant parlano di relazioni. Genitori e figli, mariti e mogli, amanti o amici, i protagonisti di queste storie sono ritratti in un momento decisivo della loro vita quando, per la forza brutale dell’amore, si trovano sulla soglia di un precipizio, spinti da decisioni che loro stessi hanno preso".

Verissimo, parlano di relazioni. E della loro estrema difficoltà, della solito incomunicabilità che
sembra inceppare ogni atentica ed onesta comunicazione fra esseri umani. Ci sono sempre incomprensioni, vengono sempre fatti errori, c'è sempre la realtà che non corrisponde alle aspettative.

E questi racconti parlano anche di morte. Non della Morte con la M maiuscola, ma una morte ben
determinata: muoiono padri, muoiono mogli, muoiono fratelli, muoiono figli grandi e figli piccoli.
Qualcuno non muore, ma vorrebbe morire, o sta morendo. Non una raccolta di racconti ma una carneficina, insomma. Muore anche la speranza e muoiono le relazioni.

Poi c'è dolore, assenza, solitudine, frustrazione. Nessuna via di scampo: gli animali umani protagonisti di ogni racconto sono "sull'orlo del burrone, a ciascuno viene chiesto di fare una scelta: saltare o tornare indietro".
Ma non c'è tragedia, nessuno scontro con divinità o incesti inconsapevoli: c'è solo l'umanità, la quotidianità dell'essere umano. L'autopsia dei sentimenti e delle emozioni.
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