Matteo Bussola
Born
in Verona, Italy
November 14, 1971
|
Il rosmarino non capisce l'inverno
—
published
2022
—
6 editions
|
|
|
L'invenzione di noi due
|
|
|
La neve in fondo al mare
|
|
|
Un buon posto in cui fermarsi
|
|
|
Notti in bianco, baci a colazione
—
published
2016
—
15 editions
|
|
|
Il tempo di tornare a casa
—
published
2021
—
5 editions
|
|
|
Viola e il Blu
—
published
2021
—
5 editions
|
|
|
La vita fino a te
|
|
|
Mezzamela: La bellezza di amarsi alla pari
|
|
|
Zeroventi: Nadine e Davide (Zeroventi, #1)
by |
|
“PERCHE' LA MAMMA
-Papà, ma perché la mamma va sempre a Milano per lavora- Ma non ci va mica sempre, Ginevra. Andrà una volta al mese.
- E perché tu invece sei sempre qua?
- Be', perché io faccio i disegni da casa e poi li spedisco in redazione, non ho bisogno di andare a Milano per cose di lavoro. E poi così posso stare con voi, no?
Mi fissa con insistenza.
- A te non ti vuole vedere nessuno, vero, papà?
- Già,
-Stasera prendiamo la pizza?
-Va bene, Ginevra. Fra un pochino telefono.
-Speriamo che ti rispondano.”
― Notti in bianco, baci a colazione
-Papà, ma perché la mamma va sempre a Milano per lavora- Ma non ci va mica sempre, Ginevra. Andrà una volta al mese.
- E perché tu invece sei sempre qua?
- Be', perché io faccio i disegni da casa e poi li spedisco in redazione, non ho bisogno di andare a Milano per cose di lavoro. E poi così posso stare con voi, no?
Mi fissa con insistenza.
- A te non ti vuole vedere nessuno, vero, papà?
- Già,
-Stasera prendiamo la pizza?
-Va bene, Ginevra. Fra un pochino telefono.
-Speriamo che ti rispondano.”
― Notti in bianco, baci a colazione
“Prendersi cura, all'interno di una relazione, non significa proteggersi. Perché in fondo fra due persone che si amano ferirsi è inevitabile, ma è anche un privilegio. Ogni ferita è una finestra che ci mostra la verità, l'irriducibile differenza fra due vite, E quella differenza e un peso difficilissimo da sostenere. Però quel peso e anche ciò che ti salva, che contiene tutto quel che ti serve per affrontare la salita, proprio come uno zaino per un alpinista.
L'amore è piuttosto diventare un'occasione l'uno per l'altra. Quella di comprendere il diverso da noi, quel diverso che però ci portiamo anche dentro. E di riconoscerlo. E di accettarlo. E di impararne il significato, ogni giorno.
Poi è difficile, si sa. Perché a volte è come se lei fosse un'austriaca e tu un giapponese pure un po' rincoglionito. Lei ti piace, tu le piaci, ma rimanete un'austriaca e un giapponese che non parlano le rispettive lingue, e corsi non ce n'é. Si può imparare solo con un'applicazione quotidiana. Tu le insegni le tue parole e lei insegna le sue. Certi giorni, non si capisce il perché, anche dopo anni, ti sembra di dover ricominciare tutto da capo.
Il fatto è che ci hanno convinti che il senso dell'amore dovrebbe stare in quell'essere compresi subito, in un attimo, scarpe e tutto. Non è così.
L'amore non è un'illuminazione, o lo è solo per un istante, per il resto è più una specie di viaggio a bordo di una tartaruga. Ognuno è libero di decidere quando scendere o se restare, per vedere insieme all'altro cosa c'è sulla sponda opposta del fiume. Richiede pazienza, come fare un puzzle senza sapere il disegno che verrà fuori, e la capacità di alimentare il fuoco di una concentrazione costante.
Il problema è che le tartarughe vivono tantissimo e vanno pianissimo, mentre in giro è pieno di gente che ha fretta e sembra non avere più tempo per godersi il panorama.
Che dal guscio di una tartaruga, è risaputo, soprattutto mentre incastri i pezzi di un puzzle, È davvero tutta un'altra cosa.”
― La vita fino a te
L'amore è piuttosto diventare un'occasione l'uno per l'altra. Quella di comprendere il diverso da noi, quel diverso che però ci portiamo anche dentro. E di riconoscerlo. E di accettarlo. E di impararne il significato, ogni giorno.
Poi è difficile, si sa. Perché a volte è come se lei fosse un'austriaca e tu un giapponese pure un po' rincoglionito. Lei ti piace, tu le piaci, ma rimanete un'austriaca e un giapponese che non parlano le rispettive lingue, e corsi non ce n'é. Si può imparare solo con un'applicazione quotidiana. Tu le insegni le tue parole e lei insegna le sue. Certi giorni, non si capisce il perché, anche dopo anni, ti sembra di dover ricominciare tutto da capo.
Il fatto è che ci hanno convinti che il senso dell'amore dovrebbe stare in quell'essere compresi subito, in un attimo, scarpe e tutto. Non è così.
L'amore non è un'illuminazione, o lo è solo per un istante, per il resto è più una specie di viaggio a bordo di una tartaruga. Ognuno è libero di decidere quando scendere o se restare, per vedere insieme all'altro cosa c'è sulla sponda opposta del fiume. Richiede pazienza, come fare un puzzle senza sapere il disegno che verrà fuori, e la capacità di alimentare il fuoco di una concentrazione costante.
Il problema è che le tartarughe vivono tantissimo e vanno pianissimo, mentre in giro è pieno di gente che ha fretta e sembra non avere più tempo per godersi il panorama.
Che dal guscio di una tartaruga, è risaputo, soprattutto mentre incastri i pezzi di un puzzle, È davvero tutta un'altra cosa.”
― La vita fino a te
“Cinque cicatrici (L’abitudine di restare).
Ho cinque cicatrici.
Una me la feci a tre anni ruzzolando per le scale. Sbattei forte col mento contro uno spigolo, il mento si aprí a metà. Ogni tanto Virginia mi dice: «Papà, mi fai vedere la cicatrice sotto la barba?», io alzo la testa e lei fruga fra i peli della barba e guarda la cicatrice, poi mi chiede se fa male.
La seconda è sul torace, frutto di un lungo intervento chirurgico di quando mi esplose un polmone in una sera d’estate. Ci dormii su per tutta la notte pensando a un dolore intercostale, invece era un polmone che mi era collassato sul cuore. Sopravvissi per un misto d’intuizione e tempismo e perché il secondo medico mi prese sul serio, anziché rimandarmi a casa con due compresse di Voltaren come aveva fatto il primo.
La terza cicatrice è sul medio della mano destra, che mi affettarono con un coltello quand’ero giovane e troppo stupido per capire che certe volte vinci proprio quando perdi.
La quarta e la quinta non si vedono, ma sono le uniche cicatrici che fanno ancora male.
Dalle prime tre non ho imparato niente, dalle altre invece sí.
Ho imparato che quando le cose finiscono non è necessariamente colpa tua, ma che, se tieni distanti gli altri nel tentativo di proteggerti, allora non puoi pretendere di riprenderteli quando d’un tratto ti senti pronto tu. Che la vita è quel che accade, anche se è fatta di quel che scegli. E con quel che accade hai in genere solo due alternative: abbracciarlo con tutto te stesso oppure andare via.
Ho a lungo creduto che la libertà che serve fosse quella di un marinaio sempre pronto a prendere il mare. Invece oggi so che la libertà che scelgo e la forza che conta, quell’orizzonte che sentivo di dover cercare ogni volta piú lontano, non si fondano sull’attitudine a partire.
Ma sull’abitudine di restare.”
― Notti in bianco, baci a colazione
Ho cinque cicatrici.
Una me la feci a tre anni ruzzolando per le scale. Sbattei forte col mento contro uno spigolo, il mento si aprí a metà. Ogni tanto Virginia mi dice: «Papà, mi fai vedere la cicatrice sotto la barba?», io alzo la testa e lei fruga fra i peli della barba e guarda la cicatrice, poi mi chiede se fa male.
La seconda è sul torace, frutto di un lungo intervento chirurgico di quando mi esplose un polmone in una sera d’estate. Ci dormii su per tutta la notte pensando a un dolore intercostale, invece era un polmone che mi era collassato sul cuore. Sopravvissi per un misto d’intuizione e tempismo e perché il secondo medico mi prese sul serio, anziché rimandarmi a casa con due compresse di Voltaren come aveva fatto il primo.
La terza cicatrice è sul medio della mano destra, che mi affettarono con un coltello quand’ero giovane e troppo stupido per capire che certe volte vinci proprio quando perdi.
La quarta e la quinta non si vedono, ma sono le uniche cicatrici che fanno ancora male.
Dalle prime tre non ho imparato niente, dalle altre invece sí.
Ho imparato che quando le cose finiscono non è necessariamente colpa tua, ma che, se tieni distanti gli altri nel tentativo di proteggerti, allora non puoi pretendere di riprenderteli quando d’un tratto ti senti pronto tu. Che la vita è quel che accade, anche se è fatta di quel che scegli. E con quel che accade hai in genere solo due alternative: abbracciarlo con tutto te stesso oppure andare via.
Ho a lungo creduto che la libertà che serve fosse quella di un marinaio sempre pronto a prendere il mare. Invece oggi so che la libertà che scelgo e la forza che conta, quell’orizzonte che sentivo di dover cercare ogni volta piú lontano, non si fondano sull’attitudine a partire.
Ma sull’abitudine di restare.”
― Notti in bianco, baci a colazione
Topics Mentioning This Author
| topics | posts | views | last activity | |
|---|---|---|---|---|
Colosseum. Sfide ...:
Wishlish Ottobre
|
67 | 51 | Oct 02, 2018 12:54PM | |
Colosseum. Sfide ...:
La sfida dei desideri- Letture di OTTOBRE
|
169 | 50 | Nov 08, 2018 12:51PM | |
Colosseum. Sfide ...:
La sfida dei desideri #2- Wishlist dicembre
|
78 | 39 | Dec 04, 2018 05:40AM | |
Colosseum. Sfide ...:
La sfida dei desideri #2- Letture di DICEMBRE
|
92 | 39 | Jan 13, 2019 06:52AM | |
| Libri dal mondo: Il meglio e il peggio del 2019 | 16 | 37 | Jan 11, 2020 03:52AM | |
| Goodreads Italia: Tema del mese - dicembre 2020 | 51 | 172 | Dec 31, 2020 03:51AM | |
| Goodreads Italia: Tema del mese - gennaio 2021 | 53 | 291 | Jan 31, 2021 05:04AM | |
| Reading Challenges: Esimio Sconosciuto 2021 | 22 | 106 | Feb 03, 2021 01:35AM |
Is this you? Let us know. If not, help out and invite Matteo to Goodreads.






























